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LA NATURA DELLE COSE
LA NATURA DELLE COSE
Un’immersione emotiva e filosofica in quel prezioso periodo di vita che è il fine vita, attraverso l’incontro e il dialogo tra l’autrice e il protagonista, malato terminale di Sla.
Un road-movie nell’animo umano, dove il tempo presente è un tutt’uno con il passato e il futuro, e fa da paesaggio a un dialogo sull’amore, il dolore e il bisogno di libertà.
Questa è la storia di un accanimento registico, ma anche di un’amiciziaintergenerazionale tra una regista di 35 anni e un filosofo di 70,un’esplorazione dell’io e del tu, e di quel confine tutto individuale e pocorispettato, del vivibile e dell’invivibile.
“Ho incontrato Angelo Santagostino per la prima volta nel Luglio 2013quando era già gravemente malato di Sla. Un corpo completamenteimmobile, se non per gli occhi, così intelligenti, vivaci e desiderosi dicomunicare. Lettera dopo lettera, il suo pensiero prendeva corpo graziea un puntatore oculare in grado di interpretare il movimento dei suoiocchi sulla tastiera del pc. Una vita estrema aggrappata a 21 micropossibilità, le 21 lettere dell’alfabeto.”
La Sla si tocca e si vede in tutta la sua crudeltà in pochi ma scultoreimomenti di vita quotidiana, per dimenticarla di volta in volta nel dialogoche diventa un altrove, la dimensione dell’incontro e dell’esplorazione.Nel confronto dialettico Angelo non è un malato di cui avere pietà maun’astronauta in missione che esplora i limiti dell’umano, interrogandosied interrogando lo spettatore con la passione di chi ama la vita ma sa didoverla lasciare a breve.
L’immobilità del corpo è solo un punto di partenza per esplorare la vivacemobilità della mente, ed è su questo ipnotico contrasto che si muovevisivamente l’intero film. Un viaggio tra le luci e le ombre dell’animoumano per prendere coscienza dei propri limiti e ribadire il valore sacrodell’ascolto e del libero arbitrio.
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Sergio Gibellini
Un bel film che con rispetto e delicatezza si avvicina ad un malato di SLA, ci trasmette i suoi pensieri.
La cultura e la sensibilità del sig Santagostino emergono anche se lui è reso immobile dalla malattia.
Il film ci fa riflettere sul dilemma di una persona in quella situazione, combattuto tra non soffrire e rimanere insieme alle persone amate.
Grazie per questo film coraggioso.
Un bel film che con rispetto e delicatezza si avvicina ad un malato di SLA, ci trasmette i suoi pensieri.
La cultura e la sensibilità del sig Santagostino emergono anche se lui è reso immobile dalla malattia.
Il film ci fa riflettere sul dilemma di una persona in quella situazione, combattuto tra non soffrire e rimanere insieme alle persone amate.
Grazie per questo film coraggioso.