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NON NE PARLIAMO PIÙ
NON NE PARLIAMO PIÙ
Quando Sarah, 30 anni, diventa madre, decide di rompere l’omertà imposta dal padre sul passato della sua famiglia.
Durante la guerra d’Algeria, suo nonno ha combattuto a fianco dei francesi contro l’indipendenza del suo popolo.
Quando la Francia perde, l’intera famiglia fugge a Marsiglia… ma invece di essere accolta, viene rinchiusa in un campo. È qui che inizia il viaggio di Sarah… la sua ricerca ci svela ciò che la Francia ha cercato di tenere nascosto per decenni.
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Sergio Gibellini
Un documentario di notevole valore ed intensità, che racconta e fa partecipare a questa triste e sconosciuta storia di persone isolate e maltrattate. Lo spettatore è portato a comprendere e partecipare alla loro sofferenza.
I protagonisti del film sono persone, che hanno sofferto da giovani, insieme ai loro genitori e nonni, esilio, umiliazioni, violenze: sono state chiuse in un ghetto, non hanno potuto studiare, ma, nonostante questo, chi appare nel film è capace di raccontare con grande efficacia e profondità.
Si ascolta la voce di chi ha subito ingiustizie ed era dimenticato.
Si comprende che ogni vicenda ha diverse facce e, al di là della storia ufficiale che viene dall’alto, occorre ascoltare le storie raccontate dal basso, anche se è scomodo e faticoso.
Le scuse presidenziali arrivano tardivamente nel 2021: una economica formalità.
Speriamo che abbia dato un po’ di sollievo e riscatto a quelle persone.
Complimenti agli autori di questo film che si ricorderà e grazie a Zalab che ce lo ha fatto conoscere.
Un documentario di notevole valore ed intensità, che racconta e fa partecipare a questa triste e sconosciuta storia di persone isolate e maltrattate. Lo spettatore è portato a comprendere e partecipare alla loro sofferenza.
I protagonisti del film sono persone, che hanno sofferto da giovani, insieme ai loro genitori e nonni, esilio, umiliazioni, violenze: sono state chiuse in un ghetto, non hanno potuto studiare, ma, nonostante questo, chi appare nel film è capace di raccontare con grande efficacia e profondità.
Si ascolta la voce di chi ha subito ingiustizie ed era dimenticato.
Si comprende che ogni vicenda ha diverse facce e, al di là della storia ufficiale che viene dall’alto, occorre ascoltare le storie raccontate dal basso, anche se è scomodo e faticoso.
Le scuse presidenziali arrivano tardivamente nel 2021: una economica formalità.
Speriamo che abbia dato un po’ di sollievo e riscatto a quelle persone.
Complimenti agli autori di questo film che si ricorderà e grazie a Zalab che ce lo ha fatto conoscere.
Lucio Arisci
Bellissimo. Storia raccontata con grande delicatezza, fotografia bela ed essenziale. Bravo Moroni.
Bellissimo. Storia raccontata con grande delicatezza, fotografia bela ed essenziale. Bravo Moroni.