Alessio Romenzi

Lavora come fotografo di guerra freelance dal 2009; trasferitosi a Gerusalemme documenta estensivamente gli eventi della primavera araba, coprendo in particolar modo Egitto e Libia. Lavora fra gli altri con Agence France-Presse, ONU, Croce Rossa Internazionale. Mentre il lavoro lo porta a fotografare le aree di crisi in Medio Oriente, Africa ed Europa, sta lavorando a un progetto di lungo termine sui rifugiati della guerra civile siriana. Documenta la guerra civile in Iraq e la battaglia di Mosul. Nel 2018 presenta alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il documentario Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul, realizzato con Francesca Mannocchi, sui figli dei miliziani dell'ISIS. Ha vinto tra gli altri il World Press Photo of the Year 2013 nella categoria General News – Stories [11], il primo premio dell’Unicef Picture of the Year 2012 e il primo premio nella sezione attualità dei Sony World Photography Awards del 2017, con il reportage We are taking no prisoners sull'assedio di Sirte ad opera dell'esercito libico.

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